Le cimici del letto sono parassiti che si nutrono di sangue umano e che sono tristemente famosi per la loro rapida proliferazione, il cui nome deriva dal luogo in cui più spesso nidificano e si moltiplicano prima di attaccare l’uomo con le loro fastidiose punture. Pur essendo diffuse da tempo immemori, non molti però li conoscono o sanno riconoscerli, rischiando di scoprirne troppo tardi la presenza e la pericolosità. Scopriamo quindi insieme da dove vengono e come si può impedirne la diffusione in casa propria, nello sfortunato caso che essi si manifestino.

Origine

Testimonianze di questi parassiti risalgono agli albori dell’umanità, uno sfortunato rapporto favorito dal progressivo aumento della popolazione mondiale che rese questi insetti assai diffusi fino agli anni quaranta, quando la diffusione dei più potenti pesticidi portò a un drastico calo della popolazione di questi parassiti, i quali furono in grado di sopravvivere solo nei paesi più arretrati. Quando anche il DDT e altri simili insetticidi vennero messi al bando nei paesi più sviluppati, e favoriti da una naturale immunizzazione agli strumenti più semplici dell’epoca, le cimici del letto fecero il loro ritorno verso la fine del ventesimo secolo, ritornando a diffondersi anche in Europa e in America. Con l’avvento della globalizzazione, dei viaggi e con le temperature ideali allo sviluppo sancite dai riscaldamenti centralizzati delle abitazioni, questi insetti sono ad oggi un nemico sempre attivo dell’uomo.

Ecologia e diffusione

Le cimici del letto sono insetti ematofogi di piccole dimensioni, circa sei millimetri di lunghezza, attivi in temperature tra 15 e 37 gradi e capaci di rimanere in stato di stasi fino a un anno in assenza di condizioni ambientali o di nutrimento. La loro sensibilità al sole li rende creature notturne, momento in cui si nutrono per poi riprodursi a ritmo continuo. Questi insetti hanno un insolito ciclo evolutivo a metamorfosi incompleta, formato da cinque fasi intermedie prime della maturazione, quando una femmina diviene fertile e in grado di produrre da due a trecento uova nel corso del proprio arco vitale, di circa un anno. Per le loro particolari necessità, le aree nei pressi delle cuciture dei materassi, le doghe in legno, le reti e le gambe dei letti sono i posti in cui è maggiormente possibile lo sviluppo di nidiate di questi insetti, noti come focolai. Sia le uova che le cimici possono costituire veicolo di trasmissione anche per lunghe distanze, nel momento in cui esemplari entrati in contatto con persone possono annidarsi tra i vestiti e le valigie per infestare in seguito nuovi luoghi e procedere alle loro punture.

Punture di cimice del letto

Le punture di cimice del letto appaiono come sfogazioni rossastre dovute alla reazione iperimmune dell’organismo alla saliva della cimice, che compare dopo pochi giorni dal morso. Pur non manifestando dolore, le punture di cimice del letto risultano pruriginose e fastidiose. Per quanto non sia stata confermata la capacità di questo parassita di trasmettere malattie, diversi esemplari sono stati confermati in possesso di patologie potenzialmente letali per l’uomo quali epatite B, C e HIV. Data la rapida capacità di diffusione di questo vorace insetto, si consiglia una rapida e decisa azione per debellare i focolai presenti nel proprio letto.

Rimedi

L’uso di un insetticida per cimici del letto rappresenta la più immediata soluzione per porre freno a una infestazione in corso, data la resistenza naturale dell’insetto alle alte temperature e la capacità di rimanere in immobilità nei mesi freddi. Ai fini di poter assicurare il miglior risultato, è consigliato scegliere un insetticida per cimici del letto spray, di cui vi sono diversi esemplari in commercio, in quanto capace di raggiungere qualsiasi superficie e permeare i tessuti con una soluzione acquosa, così da poter garantire una completa azione contro i parassiti. Generalmente tali insetticidi sono in grado di offrire anche una protezione per diversi mesi